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Migrazione SEO: consulenza per gestirla al meglio

Lo step fondamentale per preservare traffico ed esperienza utente

La migrazione SEO rappresenta una fase critica e delicata nella gestione di un sito web, dove ogni passo deve essere accuratamente pianificato e implementato per garantire che il traffico organico e la visibilità online non subiscano cali significativi. Durante una migrazione SEO, possono verificarsi diverse situazioni, come il cambio di dominio, la ristrutturazione dell'architettura del sito, il passaggio a un nuovo CMS. Ognuna di queste operazioni comporta potenziali rischi per il posizionamento sui motori di ricerca.

Scopri ora:

In site By site curiamo il processo di migrazione in toto, offriamo consulenza SEO per seguire tutti gli step della migrazione, dagli sviluppi del concept e del mockup del sito, fino ad arrivare alla checklist post-pubblicazione, in modo che il passaggio non si limiti al mero mantenimento della situazione precedente, ma possa trasformarsi in un’opportunità di crescita per la tua attività. Affida questa fase cruciale al team di esperti di site By site!

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Che cos’è la migrazione SEO?

La migrazione SEO è il processo, o meglio, l'insieme di azioni volte a preservare e migliorare la visibilità di un sito web nei risultati dei motori di ricerca in seguito a cambiamenti

Questo processo è fondamentale per garantire che il sito mantenga il suo posizionamento e il relativo traffico, evitando così perdite di visibilità e di fatturato. In situazioni come un cambio di dominio, una ristrutturazione del sito o una migrazione a una nuova piattaforma, la migrazione SEO è cruciale per assicurare una transizione senza intoppi e per proteggere gli investimenti fatti in termini di SEO. Implementare correttamente una migrazione SEO consente di minimizzare i rischi associati ai cambiamenti, preservando il valore acquisito nel tempo e migliorando, laddove possibile, la performance del sito nei motori di ricerca.


Quali cambiamenti comportano una migrazione SEO da gestire

Le migrazioni SEO non sono tutte uguali. È fondamentale comprendere che le migrazioni SEO variano notevolmente a seconda della natura del cambiamento. Più significativo è il cambiamento, maggiori saranno le azioni necessarie e più complessa sarà la gestione della migrazione.


I cambiamenti che necessitano di una migrazione SEO

I cambiamenti che necessitano di una migrazione SEO

Ad esempio, un cambio di piattaforma, come il passaggio da WordPress a PrestaShop, implica modifiche rilevanti nel codice, nell'architettura e nel design delle pagine, rendendolo uno dei processi più complessi da gestire.

Un altro caso comune è il cambio di dominio, che può comportare sia un cambio di estensione del TLD, come da .it a .com, sia un cambio completo del nome di dominio, spesso legato a un rebrand.

 Anche la migrazione di contenuti, che include l'accorpamento di più contenuti in uno solo o l'eliminazione di pagine non performanti, richiede un'attenta pianificazione.

Il cambio di struttura, che modifica il menù di navigazione e la gerarchia delle pagine, comporta una riorganizzazione delle URL. 

Il cambio di design, invece, si riferisce a modifiche grafiche che possono influenzare sia la SEO che l'esperienza dell'utente. Infine, il cambio di protocollo, anche se oggi meno comune grazie alla diffusione di HTTPS, implica comunque una migrazione complessa simile a un cambio di dominio.

Prima di intraprendere qualsiasi tipo di migrazione, è cruciale consultare un’agenzia SEO. Questo passaggio è spesso trascurato, con il risultato che il SEO viene coinvolto solo a danno fatto, quando il sito ha già subito un calo significativo di visibilità a causa di una migrazione mal gestita.

 

Perché se non gestita il calo è assicurato?

La migrazione di un sito web è un momento critico, come evidenziato anche da John Mueller, uno dei principali referenti di Google. Questo momento è delicato perché Google organizza il proprio indice su base individuale: ogni URL rappresenta una singola unità con dati associati. Quando si modifica l'URL di una pagina, è fondamentale trasferire questi dati tramite un Redirect 301, altrimenti il valore acquisito dalla pagina nel tempo verrà perso. Tuttavia, i redirect non sono l'unica attività necessaria per gestire correttamente una migrazione SEO. Occorre considerare anche altri aspetti cruciali come la struttura del sito, il contenuto e il design, tutti elementi che possono influire significativamente sulle performance SEO.
La migrazione SEO è un momento critico

Se si modifica l'URL di una pagina, i dati associati a quella pagina devono essere trasferiti in qualche modo, altrimenti andranno persi.

Gestire al meglio una migrazione SEO per non perdere traffico

In qualità di esperti SEO in site By site, conosciamo bene i rischi potenziali della migrazione: per tale motivo seguiamo scrupolosamente un metodo che ci ha permesso di gestire con successo molte migrazioni.

La migrazione di piattaforma è tra le operazioni più complesse in ambito SEO e richiede un'attenta pianificazione e gestione. Le attività possono essere suddivise in tre fasi principali.

Le fasi di una migrazione SEO

Fase preliminare

In questa fase iniziale, l'attenzione è rivolta all'analisi del sito attuale. Si effettua un'analisi delle performance, valutando metriche chiave e identificando eventuali criticità. Questa fase è cruciale per porre solide basi per il nuovo sito e per definire gli obiettivi della migrazione.

Audit SEO

L'Audit SEO è un'analisi approfondita del sito da migrare, volta a identificare sia i punti di forza che le problematiche esistenti. Mentre le problematiche sono spesso già note, i punti di forza richiedono un'analisi più dettagliata per essere individuati. È fondamentale riconoscere e preservare quelle caratteristiche essenziali che contribuiscono positivamente alla performance del sito web. Durante l'Audit SEO, si devono considerare tutti gli aspetti tecnici che influenzano la SEO, come i dati strutturati e i link interni. Inoltre, l'usabilità e la velocità del sito sono aspetti cruciali che necessitano di un'attenta valutazione per garantire un'esperienza utente ottimale e mantenere la visibilità sui motori di ricerca.

Content Analysis

La content analysis ha come obiettivo identificare le risorse del sito che generano più traffico e conversioni. Questa analisi è cruciale per individuare inoltre le pagine “zavorra”, ovvero pagine che non stanno portando reale valore al sito web e che possono essere eventualmente eliminate. È importante considerare non solo le pagine, ma anche altri contenuti come immagini e PDF, che possono generare traffico significativo. Durante questa fase, è consigliato utilizzare diversi strumenti per l'analisi, combinando i dati forniti da ciascuno di essi per ottenere una visione completa e accurata della situazione. Questo approccio permette di ottimizzare i contenuti, focalizzandosi su quelli che realmente contribuiscono agli obiettivi del sito, migliorando così la performance complessiva.

Architettura dell'informazione

L'architettura dell'informazione ha lo scopo di stabilire una struttura chiara per il nuovo sito web. In questa fase è cruciale definire la gerarchia dei contenuti, partendo da quelli più generali fino a quelli più specifici, e definire i collegamenti tra le pagine. L'architettura deve essere guidata da una strategia SEO ben definita, basata su analisi preliminari come studi di mercato, analisi dei competitor, ricerche di settore e la precedente content analysis. È essenziale organizzare il nuovo sito su basi solide, assicurando che la struttura supporti gli obiettivi del sito e migliori l'esperienza utente. Questo approccio strategico permette di creare un sito facilmente navigabile, ottimizzato per i motori di ricerca e capace di rispondere efficacemente alle esigenze degli utenti.

Wireframe

Il wireframe è un modello schematico che rappresenta la struttura di base di una pagina web. È fondamentale per avere una chiara definizione di come saranno organizzate le pagine e serve a determinare dove e come i contenuti del sito web esistente si adatteranno alla nuova architettura. Il wireframe è utile per stabilire e definire quali elementi devono essere visualizzati "above the fold" in ogni pagina, garantendo così un'organizzazione efficace e intuitiva dei contenuti. Che cos'è "above the fold"? È la sezione di una pagina web visualizzata immediatamente dagli utenti e dai bot dei motori di ricerca senza dover scorrere. Questa sezione è estremamente importante dal punto di vista SEO perché rappresenta la prima cosa che Google vede quando scansiona la pagina. Pertanto, è essenziale prestare particolare attenzione a questa parte della pagina durante la revisione del design di un sito web, assicurando che contenga elementi chiave per l'ottimizzazione e una chiara rappresentazione del contenuto principale.

Fase di staging

Durante questa fase, si procede con l'ottimizzazione del sito in staging, ovvero la versione in sviluppo del nuovo sito. Si testano le funzionalità del nuovo sito, si verificano l'efficacia dei redirect, l'integrità dei link e la corretta impostazione dei metatag. Questo passaggio assicura che tutti gli elementi del sito siano configurati correttamente e pronti per il lancio.

Sviluppo del nuovo sito web e ottimizzazione SEO

Nella fase di sviluppo e ottimizzazione SEO, è fondamentale rispettare i requisiti definiti nell'audit SEO. Ogni elemento individuato nell'audit deve essere considerato e implementato correttamente durante lo sviluppo del nuovo sito. Particolare attenzione deve essere prestata ai contenuti e ai meta tag: i contenuti strategici devono essere riportati correttamente, garantendo una corrispondenza precisa tra il sito vecchio e quello nuovo nei meta tag, come il tag title e la meta description. Questa fase comprende anche la gestione dei redirect, essenziale per mantenere l'integrità del traffico e l'ottimizzazione SEO. Ogni pagina del vecchio sito deve essere reindirizzata alla corrispondente nuova pagina, evitando errori comuni come i redirect massivi alla homepage o a pagine non pertinenti. È cruciale non avere fretta di andare online. Il sito in fase di sviluppo e staging deve essere perfetto sotto tutti gli aspetti definiti nei prerequisiti. Solo quando tutti i requisiti sono soddisfatti, il sito può essere considerato pronto per il lancio. Una preparazione accurata in questa fase assicura una transizione fluida e un mantenimento della visibilità sui motori di ricerca.

Fase di go live

Questa fase è immediatamente successiva al lancio del nuovo sito web. È fondamentale monitorare attentamente ciò che è stato implementato, effettuando check e verifiche per assicurarsi che tutto funzioni come previsto. Questa fase include il controllo delle performance e l'identificazione di eventuali problemi da risolvere tempestivamente.

Check post go-live e monitoraggio

Nel check post go-live e nel monitoraggio, è fondamentale considerare alcuni aspetti chiave. Innanzitutto, bisogna assicurarsi che il sito sia correttamente scansionabile: non devono esserci blocchi, come quelli inseriti durante la fase di sviluppo nei file robots.txt e nei meta tag. I tag SEO, come canonical, hreflang, e metatag, devono essere corretti e funzionali per garantire una corretta indicizzazione. È inoltre necessario verificare il corretto funzionamento dei redirect, assicurandosi che reindirizzino esattamente come previsto. Monitorare i codici di errore 404 è essenziale, poiché possono esserci pagine che, se eliminate o non riportate nel nuovo sito, restituiscono questo codice. Il codice 404 indica che il server non trova una risorsa sul sito web, per cui è importante garantire che le pagine strategiche siano correttamente reindirizzate e che non ci siano errori. Un altro aspetto cruciale è il controllo del rendering, ovvero come la pagina viene visualizzata dai bot dei motori di ricerca. È importante verificare se ci sono blocchi o elementi renderizzati in JavaScript, poiché questi possono influenzare la scansionabilità e l'indicizzazione. Sebbene questi controlli possano sembrare scontati, sono spesso gli errori più comuni che causano problemi ai siti web e cali nelle performance. In questa fase, la tempestività è fondamentale: più velocemente si risolvono i problemi, minori saranno le ripercussioni negative sul sito. Monitorare attentamente e agire rapidamente permette di mantenere la visibilità e le performance del sito ai livelli desiderati.

L’importanza della sinergia tra SEO e sviluppatori

Durante lo sviluppo di un sito web, specialmente in caso di una migrazione SEO, può emergere una certa tensione tra il team SEO e i developer, spesso dovuta alle differenti priorità. È fondamentale trovare compromessi e mantenere l'obiettivo comune: il successo del progetto.

siteBysite, con la sua vasta esperienza in migrazioni SEO, collabora a stretto contatto con i team di sviluppo per garantire un'integrazione efficace delle strategie SEO. 

Solo attraverso una comunicazione aperta e una cooperazione attiva è possibile garantire che il sito web sia ottimizzato sia dal punto di vista tecnico che da quello SEO, assicurando così il miglior risultato possibile per il progetto.

Perché dovresti sempre considerare una migrazione completa, a prescindere dalla natura del sito?

  • Per preservare i risultati conquistati finora!
  • Per predisporre un sito performante e aggiornato agli ultimi standard
  • Per evitare di trascurare i dettagli che nel lungo periodo possono fare la differenza

Perché dovresti affidarti a site By site per il porting del tuo sito?

  • Per migliorare la visibilità su Google e altri motori di ricerca
  • Per migliorare l’esperienza utente
  • Per una consulenza da parte di esperti, in particolare per siti di grosse dimensioni che necessitano di un’automazione

FAQ sulla migrazione SEO



Cos'è una migrazione SEO?


Una migrazione SEO è l’insieme di azioni che hanno come obiettivo preservare e migliorare le performance di ricerca organica quando si verificano dei cambiamenti. Questo può includere cambiamenti di dominio, ristrutturazione del sito, cambiamenti di piattaforma o modifiche di design. È fondamentale gestire la migrazione in modo accurato per evitare perdite di traffico organico e mantenere le posizioni nei motori di ricerca.

Perché è importante la migrazione SEO?


La migrazione SEO è importante perché un cambiamento significativo al sito web può influenzare drasticamente il posizionamento sui motori di ricerca e il traffico organico. Una migrazione ben pianificata e eseguita correttamente può migliorare la visibilità del sito, risolvere problemi tecnici, e offrire una migliore esperienza utente. Al contrario, una migrazione mal gestita può causare una perdita di traffico, penalizzazioni da parte dei motori di ricerca e una diminuzione delle conversioni.

Quali sono i rischi associati alla migrazione SEO?


I rischi associati alla migrazione SEO includono:
  • Perdita di traffico: la migrazione può causare una diminuzione temporanea o permanente del traffico organico se non gestita correttamente.
  • Calo del posizionamento: i cambiamenti agli URL, alla struttura del sito o ai contenuti possono influenzare negativamente il posizionamento nei motori di ricerca.
  • Errori di reindirizzamento: reindirizzamenti mal configurati possono portare a pagine non trovate (404), causando una cattiva esperienza utente e penalizzazioni SEO.
  • Problemi di indicizzazione: se i motori di ricerca non riescono a indicizzare correttamente il nuovo sito, le pagine potrebbero non apparire nei risultati di ricerca.
  • Perdita di backlink: i link da altri siti potrebbero non funzionare più correttamente, riducendo l'autorità del dominio.
Gestire attentamente il processo di migrazione e monitorare i risultati è cruciale per mitigare questi rischi.

Quanto tempo ci vuole per completare una migrazione SEO?


Il tempo necessario per completare una migrazione SEO può variare notevolmente in base alla complessità del sito e al tipo di migrazione. Tuttavia, in genere il processo può essere suddiviso in tre fasi principali:
  • Pianificazione e preparazione (2-6 settimane):
    1. Analisi del sito attuale e identificazione delle aree critiche.
    2. Creazione di un piano di migrazione dettagliato.
    3. Configurazione dell'ambiente di staging e test preliminari.
  • Esecuzione della migrazione (1-2 settimane):
    1.  Implementazione della migrazione secondo il piano.
    2. Configurazione dei reindirizzamenti e aggiornamento delle sitemaps.
    3. Verifica e risoluzione dei problemi rilevati durante la migrazione
  • Monitoraggio post-migrazione (4-8 settimane):
    1. Monitoraggio del traffico, delle classifiche e degli errori di reindirizzamento.
    2. Correzione di eventuali problemi emersi.
  • Revisione e ottimizzazione continua per garantire il mantenimento delle performance SEO.
In totale, il processo completo di migrazione SEO può richiedere da circa 2 a 4 mesi, a seconda delle specifiche esigenze del progetto e delle risorse disponibili ma i tempi dipendono soprattutto dagli sviluppatori.

Cosa fare se si verificano problemi dopo la migrazione?


Se si verificano problemi dopo la migrazione SEO, è cruciale agire tempestivamente per minimizzare l'impatto negativo. Utilizza strumenti come Google Analytics e Google Search Console per identificare rapidamente cali di traffico, errori di indicizzazione e problemi di reindirizzamento. E’ importante verificare che tutti i reindirizzamenti 301 siano configurati correttamente e che il file robots.txt non blocchi l'accesso ai motori di ricerca. Assicurarsi che la nuova sitemap XML sia aggiornata e inviata ai motori di ricerca e che tutti i link interni puntino alle nuove URL senza link rotti. Identificare e correggere gli errori 404, reindirizzandoli alle pagine corrette. Se i problemi persistono, affidarsi ad un esperto SEO è importante per una revisione approfondita.

Quali sono gli errori comuni da evitare durante una migrazione SEO?


Durante una migrazione SEO, è importante evitare alcuni errori comuni per minimizzare i rischi e garantire una transizione fluida. Uno degli errori più frequenti è non pianificare adeguatamente il processo di migrazione, sottovalutando la complessità e l'importanza di una preparazione dettagliata. Trascurare di creare e testare i reindirizzamenti 301 può portare a perdite significative di traffico e visibilità sui motori di ricerca. Un altro errore comune è non aggiornare correttamente il file robots.txt e le sitemaps, impedendo ai motori di ricerca di indicizzare correttamente il nuovo sito. È anche fondamentale evitare di ignorare l'analisi preliminare delle performance SEO del vecchio sito, che può comportare la perdita di contenuti e pagine con alto valore SEO. Inoltre, non monitorare attivamente il sito dopo la migrazione può ritardare la rilevazione e la correzione di problemi critici. Infine, la mancanza di comunicazione con i principali stakeholder può causare disallineamenti. Evitando questi errori, si può aumentare significativamente la probabilità di una migrazione SEO di successo.

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