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Email Deliverability: cosa cambia per Gmail e Yahoo! da febbraio 2024

Gennaio 18, 2024
Pubblicato da: 
Content Specialist

Email Deliverability: cosa cambia per Gmail e Yahoo!

Se ti occupi di email marketing lo saprai già molto bene: finire nella cartella di spam è una preoccupazione costante. Quel momento in cui ti chiedi: "L’email raggiungerà il destinatario o finirà nel dimenticatoio?" Dopotutto, anche la newsletter più accattivante e ben progettata perde di valore se non arriva a destinazione.

Secondo una ricerca di Return Path, le email inviate da operatori di marketing che finiscono nella casella di posta indesiderata sono circa il 21%. Tuttavia, questo scenario è destinato a evolversi nel corso del 2024, con cambiamenti importanti all'orizzonte.

A partire da febbraio, Google e Yahoo! introdurranno una nuova serie di requisiti per l'invio di email, mirati a migliorare la sicurezza e l'efficacia della consegna dei messaggi.

Vediamo quindi cosa ci riserva il futuro dell’email marketing e come arrivare preparati!

Spam e deliverability: facciamo chiarezza

Per comprendere l'importanza delle prossime modifiche nelle politiche di Gmail e Yahoo!, facciamo un passo indietro e chiariamo il concetto di spam e deliverability.

Quando parliamo di “spam” ci riferiamo a qualsiasi email non richiesta o non desiderata. La maggior parte delle volte le email di spam sono ricche di contenuti irrilevanti, ingannevoli o persino dannosi. Ma attenzione: anche le email a cui abbiamo scelto di iscriverci possono essere considerate spam, specialmente se non sono pertinenti o vengono inviate troppo spesso.

Se un numero significativo di destinatari segnala le tue email come spam, la tua reputazione come mittente ne risente. Di conseguenza, le email potrebbero non raggiungere mai le caselle di posta.

Ed è qui che entra in gioco la deliverability: un termine che abbraccia tutti gli aspetti tecnici e pratici che garantiscono che le tue email arrivino effettivamente alla destinazione desiderata, superando i filtri antispam e altre potenziali barriere.

Gmail e Yahoo!: cosa cambia da febbraio 2024

A partire da febbraio 2024, Google e Yahoo! introdurranno dei cambiamenti per aumentare la sicurezza e l'efficienza nella consegna delle email, con l'obiettivo di ridurre il rischio di spam e phishing.

Ecco i principali 3 requisiti da rispettare.

Configurazione del DMARC

Il principale requisito sarà l’implementazione del proprio dominio con il DMARC, ma che cos’è esattamente? La sigla “DMARC” sta per “Domain-based Message Authentication, Reporting, and Conformance”. Si tratta di un protocollo di autenticazione che aiuta a proteggere i domini email da abusi come phishing e spoofing.

Immagina il protocollo DMARC come un buttafuori di un club esclusivo (la casella di posta email). Quando una persona (un'email) si avvicina al club, il buttafuori (DMARC) controlla se il nome della persona è sulla lista degli invitati.

Se il nome c'è, la persona può entrare senza problemi, il che significa che l'email arriva nella casella di posta. Se il nome non c'è o non corrisponde a quello sulla lista, il buttafuori impedisce l'ingresso della persona al club, così come il DMARC blocca le email non autenticate o sospette.

Per entrare nella “lista degli invitati”, e assicurarsi che le tue email siano accettate dai fornitori di servizi email come Gmail e Yahoo!, è necessario seguire alcuni passaggi chiave:

  • Autentica il dominio con il protocollo SPF (Sender Policy Framework), un record del DNS che consente di verificare se un’email proviene effettivamente dal server dichiarato. In poche parole, stabilisce quali server sono autorizzati a inviare email a nome del tuo dominio.
  • Imposta la firma digitale DKIM (DomainKeys Identified Mail) per garantire che le email non vengano alterate durante la trasmissione e assicurare che provengano dal tuo dominio.
  • Allinea l’indirizzo email con cui invii il messaggio con il dominio SPF o DKIM.

Dopo aver configurato SPF e DKIM, puoi implementare il record DMARC. Questo utilizza SPF e DKIM per verificare che le email provenienti dal tuo dominio siano autentiche.

Tasso di spam sotto lo 0,3%

Tra i nuovi standard richiesti da Google e Yahoo vi è anche il mantenimento del tasso di segnalazioni per spam al di sotto dello 0,3%. Per mantenere un tasso di spam basso è fondamentale monitorare attentamente il numero e la natura delle segnalazioni per capire quali aspetti delle tue campagne email devono essere migliorati.

E poi, fai attenzione alla frequenza di invio. È un po' come quando invii messaggi a un amico: troppo spesso, e potresti diventare un po' noioso. Troppo poche, e si dimentica di te. Trova quel giusto equilibrio che mantiene i tuoi destinatari interessati ma non sopraffatti.

Disiscrizione con un click

La facilità di disiscrizione è un altro aspetto chiave. Con un link di disiscrizione evidente, che permetta la cancellazione con un solo clic, puoi diminuire significativamente la probabilità che le tue email vengano contrassegnate come spam dai provider di posta.

Cosa succede se non ci si adegua alle modifiche?

Non adeguarsi a queste nuove regole può portare a gravi conseguenze per la deliverability. Le tue email potrebbero essere bloccate o indirizzate automaticamente alla cartella spam, compromettendo seriamente l'efficacia delle tue campagne di marketing.

Altri consigli per migliorare la deliverability

Come abbiamo visto, una buona deliverability assicura che il tuo messaggio raggiunga il pubblico desiderato, aumentando l'efficacia delle campagne di marketing.

Ecco i fattori che giocano un ruolo significativo nella deliverability.

  • Pulizia della lista dei contatti: rimuovi regolarmente gli indirizzi inattivi o inesistenti. Le liste di contatti pulite e aggiornate aiutano a mantenere un buon tasso di coinvolgimento e migliorano così la reputazione del mittente.
  • Contenuti di qualità: invia email rilevanti e personalizzate. La personalizzazione aumenta l'interesse del destinatario e riduce la probabilità che quest’ultimo segnali l'email come spam. Inoltre, evita di usare elementi spam nell’oggetto o all’interno della mail. Frasi in maiuscolo, troppa punteggiatura o errori html sono alcuni dei campanelli d’allarme che fanno scattare i filtri anti-spam.
  • Consenso esplicito: potrebbe sembrare ovvio, ma vale la pena ribadirlo. Assicurati che le persone nella tua lista email abbiano effettivamente dato il consenso per ricevere le tue comunicazioni.

Una gestione attenta e strategica della deliverability delle tue email è fondamentale per il successo delle tue campagne. Vuoi preparare la tua azienda ai cambiamenti di Google e Yahoo! e migliorare la tua strategia di email marketing?

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Elisa Pizzato
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